Pneumatici Lancia Stratos

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Pneumatici per Lancia Stratos

Lancia Stratos equipaggiata con pneumatici Pirelli P-Zero

37 elementi

    Pneumatici Lancia Stratos Pneumatici Raccomandati



  1. Altre opzioni per Pneumatici Lancia Stratos Tyres


37 elementi

La Lancia Stratos montava originariamente pneumatici Michelin XWX 205/70x14. Cliccare qui per vedere le opzioni disponibili per la Lancia Stratos Stradale.

Per una Lancia Stratos che monta ruote da 15", il pneumatico più indicato appartiene alla gamma Michelin TB (come montavano le vetture originali): 18/60x15 anteriori e 23/62x15 o 26/61x15 e 29/61x15 posteriori. Cliccare qui per vedere i pneumatici TB Michelin da 15" disponibili per la Lancia Stratos.

Alcune vetture montano pneumatici Pirelli P Zero da 225/50ZR15 anteriori e 345/35ZR15 posteriori (vedi figura in alto).

Storia della Lancia Flavia

La Stratos Bertone era stata progettata per un unico scopo: vincere il Campionato Mondiale di Rally. Furono presentati due prototipi della Stratos: uno al Salone dell'Auto di Torino nel 1970 e l'altro un anno dopo. Le versioni da strada di questa vettura furono costruite soltanto per soddisfare gli standard di omologazione. Di conseguenza, la versione da strada aveva un abitacolo molto rumoroso, era scomoda e non aveva un buon ricircolo d'aria all'interno (proprio come avviene generalmente in una vettura da rally). Nel frontale della vettura erano alloggiate le ventole di raffreddamento e una gomma di ricambio. Quindi non era certo una vettura adatta a trasportare bagagli.

Nel 1973, la Stratos partecipò al suo primo rally e vinse. Successivamente, dal 1974 al 1976 continuò a dominare la scena aggiudicandosi il titolo di Campione del Mondo rally ogni anno.

La Lancia apparteneva alla Fiat proprio come la Ferrari, aveva quindi enormi risorse da cui attingere. Ad esempio ricordiamo il motore Ferrari Dino V6 con quattro alberi a camme in testa montato nel retro della vettura. Si trattava di un motore in grado di sviluppare fino a quasi 200 CV, con un'accelerazione da zero a cento chilometri in appena 7 secondi. La vettura era inoltre corredata di cambio manuale a cinque velocità e freni a disco ventilati da 9.9".

La scocca era Bertone e la fibra di vetro veniva utilizzata il più possibile per la sua leggerezza. Lo spoiler posteriore favoriva la deportanza e incanalava l'aria nei condotti del motore. Tuttavia, in alcuni passaggi safari era proprio questo stesso spoiler che faceva incanalare anche la polvere, che danneggiava il motore causando non pochi problemi. Se il veicolo si capottava, l'alettone era sufficientemente forte da assorbire l'impatto della turbolenza.

La Lancia Stratos fu la prima vettura ad essere progettata specificamente per i rally internazionali, nel corso dei quali riscosse successi straordinari e poiché era necessario arrivare a costruire 400 esemplari, alcuni fortunati ebbero la possibilità di acquistare una vettura da gara da guidare su strada. Il suo design era davvero rivoluzionario, di una bellezza senza tempo, tipica delle prime supercar moderne. Con una velocità massima (nella versione di serie) di 230 km/h (da 0 a 96,5 km/h in 6,8 secondi), abbinata a una maneggevolezza e freni eccellenti, ci sono poche altre vetture che la possano eguagliare a parità di condizioni di motorizzazione negli spostamenti lungo delle strade tortuose.

La Stratos fece la sua prima apparizione nel 1970, basata su una Lancia Fulvia rivisitata dalla Bertone, per essere adottata da Cesare Fiorio, allora responsabile del settore agonistico di Lancia. Ben presto venne realizzato un prototipo che montava un motore Lancia, ma il potenziale della vettura era talmente grande che fu sostituito da un Dino Ferrari 2.4 litri, da cui nacque la leggenda. Quando passò dallo stabilimento ai rally internazionali, la Stratos divenne la prima vettura della storia da cui tutti si aspettavano la vittoria. E così fu: infatti la vettura vinse i Campionati Mondiali del 1975 e 1976. Fiat, l'azienda madre cambiò la propria politica di gara e decise di vincere i rally con una vettura diversa, ma questo non fermò la Stratos. Non più tardi del 1979 una Stratos iscritta da un privato vinse il Rally di Monte Carlo, uno tra i più importanti eventi sportivi moderni.


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